Dal 1973 al 1975 Eugenio Barba e l’Odin Teatret dalla Danimarca si trasferiscono, a più riprese e per lunghi periodi, in Sardegna e nel Salento, con l’intento di portare il teatro in “luoghi senza teatro”, a contatto con popolazioni che abitualmente non ne fruivano. Nel corso di queste permanenze, l’Odin definisce, come modalità di relazione con gli abitanti dei paesi salentini e sardi, in prevalenza contadini e pastori, il cosiddetto “baratto culturale” per cui al dono della loro arte i locali rispondevano con una canzone tradizionale, un ballo o una festa. Un’esperienza destinata a lasciare un segno profondo nei territori interessati, soprattutto nel Salento dove l’Odin aveva come referenti un gruppo di intellettuali, tra i quali Gino Santoro e Rina Durante, impegnati nella ricerca e riproposta della musica tradizionale.
Il libro ricostruisce questa singolare e appassionante vicenda attingendo principalmente a fonti dell’epoca e privilegiando il punto di vista dei protagonisti, individuando anche nessi e relazioni con l’incendio che, da lì a poco, sarebbe divampato attorno al “rinascimento della pizzica”.
Nel DVD allegato al volume, il documentario di Ludovica Ripa Di Meana, In cerca di teatro, girato alla fine della residenza salentina del 1974 (con una rappresentazione in presa diretta dell’incontro tra le due culture, una strepitosa performance di Uccio Aloisi e Uccio Bandello e le prime immagini in movimento della pizzica pizzica) e il film di finzione di Torgeir Wethal, Vestita di bianco, girato sempre nel corso dell’esperienza salentina dell’Odin.
I paesi salentini coinvolti nell’esperienza dell’Odin del 1974-75 sono stati, oltre a Carpignano: Calimera, Castrignano dei Greci, Copertino, Cutrofiano, Galatone, Martano, Pisignano, San Cesario, Serrano, Sogliano Cavour, Soleto e Monteiasi (Ta). In Sardegna l’Odin operò nei paesi di San Sperate, Ollolai, Orgosolo, Gavoi, Lodine, Olzai, Gavodda, Gario Sant’Elena, Cardedu, Loculi, Sarule e nella cerchia dei villaggi (“muristenes” o “cumbessias” in sardo) situati intorno ai san- tuari dell’Itria e di Monte Gonare
Alla pagina delle edizioni Squilibri è possibile leggere la prefazione di Eugenio Barba e guardare una gallery con le foto di Tony D’Urso.
Le prossime presentazioni previste sono:
23 settembre, Masseria Colovè, Carpignano Salentino (Le) – festa per l’uscita del libro
29 settembre, Orgosolo (Nu)
30 settembre, San Sperate (Ca), Sant’Arte Festival
3 ottobre Roma, Moby Dick – hub culturale, Via Edgardo Ferrati, 3 (Garbatella), ore 18. Con Ludovica Ripa di Meana, Antonello Zanda, Maurizio Caminito. Introduce Gioacchino De Chirico.
6 ottobre Lecce, Teatro Koreja (con Eugenio Barba e Loredana Capone), ore 18
8 ottobre Perugia, presso Umbria Libri. Con Gianni Pizza e Piergiorgio Giacchè.
Le presentazioni già svolte sono state:
30 giugno a Lecce, ore 20, presso palazzo Turrisi, via Marco Basseo 16. Partecipano Luigi De Luca (segreteria ass. Cultura Regione Puglia), Mauro Marino (Fondo Verri). Coordina Antonio Santoro (resp. progetto DAMA).
21 luglio a Carpignano Salentino, in piazza Giudeca, ore 21. Con Antonio D’Ostuni e Nicola Savarese.
11 Agosto Alessano (Le), Piazza Don Tonino Bello, ore 21. Con Manuel De Carli e Maurizio Agamennone.
13 agosto Galatone (Le), piazza Colonnello Costadura, ore 20,30. Con Maurizio Nocera, Francesco Martucci e Flavio Filoni.
16 Agosto castello di Corigliano d’Otranto (Le), ore 21. Con Maristella Martella e Franco Ungaro.
19 agosto castello di Gallipoli (Le), ore 19,30. Con Cosimo Specolizzi.
21 Agosto Taviano (Le), corte Melica, ore 21. Con Chiara Coppola e Donatello Pisanello. A seguire concerto Do’ Lampi – Donatello Pisanello, Lamberto Probo.
primo settembre, ore 19.30, Castello di Otranto. Con Giuseppe Conoci, Antonella Agnoli, Franco Ungaro, Giovanni Pellegrino.
10 settembre Cutrofiano (Le), Li Ucci festival, ore 20 Villa Santa Barbara. Partecipano Giovanni Pellegrino e Giovanni Leuzzi
Sulla stampa:
Barba, l’Odin e la terra del rimorso, intervista di Eraldo Martucci, dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 30 giugno 2017
Le magiche avventure dell’Odin, indifesi nella piazza della vita, di Laura Mangialardo, da Qui Salento, 1-15 luglio 2017
Storia della residenza-sarda e salentina dell’Odin teatret, di Bastiana Madau, da Il manifesto sardo del primo agosto 2017
Odino, la taranta e noi. Due libri per riflettere, di Mauro Marino, da Spagine del 25 agosto 2017 (parzialmente ripreso da un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno, cronaca di Lecce, del 28 agosto 2017, dal titolo Odino, le terre del rimorso e il “brand territoriale”
Teatro in viaggio, di Antonella Gaeta, La Repubblica di Bari, 29 agosto 2017
Odino nelle terre del rimorso, di Fabio Francione, da Alias, inserto culturale del manifesto, 16 settembre 2017
Il 27 luglio è andata in onda una puntata del programma Qui Comincia di Radio Rai3, condotta da Attilio Scarpellini, interamente dedicata al libro. Si può ascoltare cliccando qui
Nota bio:
Vincenzo Santoro è impegnato da anni nella riflessione e nell’organizzazione di iniziative ed eventi sulle musiche e sulle culture popolari del Mezzogiorno, temi che ha approfondito pubblicando anche diversi saggi, fra cui: Il ritmo meridiano. La pizzica e le identità danzanti del Salento, Aramirè 2002, Il Salento levantino. Memoria e racconto del tabacco a Tricase e in Terra d’Otranto, Edizioni Aramirè 2005 (entrambi in collaborazione con Sergio Torsello), e, per l’editore romano Squilibri, Il ritorno della taranta. Storia della rinascita della musica popolare salentina (2009) e Memorie della terra. Racconti e canti di lavoro e di lotta del Salento (2010). Su questi argomenti gestisce anche un vivace blog www.vincenzosantoro.it . Lavora presso l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dove è responsabile del dipartimento Cultura e Turismo.