E’ uscito il volume Architettare la scena. Intersezioni fra teatro e architettura in Italia dal Secondo dopoguerra a oggi (Aaccademia Press, Torino).
Sul sito internet della casa editrice potete trovare la scheda libro: https://www.aaccademia.it/ita/titolo?ref=1709
Architettare la scena. Intersezioni fra teatro e architettura in Italia dal Secondo dopoguerra a oggi a cura di Lindita Adalberti, Eva Marinai, Matteo Tamborrino, Carlo Titomanlio
collana Mimesis Journal Books
Il volume indaga il mutuo scambio che consolida, nel corso del secondo Novecento, il già intenso legame fra disegno della scena e pratica architettonica.
I contributi che compongono la collettanea (dall’estensione assai ampia, come sono differenti gli interessi e i percorsi professionali degli studiosi e degli artisti coinvolti) mettono in luce alcune significative esperienze di proficuo nutrimento, testimonianza dello sforzo congiunto operato da entrambe le discipline per trovare una possibile risposta all’annosa questione dell’abitare speciale dell’attore sul palcoscenico.
Questione resa ancora più complessa dall’invisibile, quantistica evidenza per cui il nostro modo di ricordare condiziona il nostro modo di agire, nonché dall’accumularsi dei vincoli – normativi, burocratici, conservativi, estetici – che le pratiche teatrali sono tenute oggi a rispettare. L’attenzione del volume si concentra in particolare sui cambiamenti avvenuti in uno spazio-tempo a noi vicino e ben definito, ossia a partire dal momento in cui la scena ha optato per due strade parallele: da un lato la povertà, ovvero la ricerca dell’essenzialità; dall’altro la sperimentazione del nuovo, sia sotto forma di spazi altri (luoghi adibiti, luoghi trovati, luoghi recuperati) sia attraverso linguaggi e dispositivi tecnologici contemporanei.