Come sarà il mondo nel 2025? Se lo chiedono gli artisti invitati a partecipare a 2025 – Future Environment Human che, attraverso progetti di arti visive, musica, cinema, teatro e architettura, rappresenteranno la loro idea di futuro, raccontando un mondo chiamato ad evolversi nel segno della sostenibilità e di un nuovo rapporto tra uomo e natura. Partendo, però, da un’analisi critica dell’esistente per cui si prospetta un inarrestabile declino del pianeta terra, dovuto principalmente all’inquinamento industriale.
Arti visive, live performance, workshop e dj set : dal 12 al 15 febbraio la rassegna “2025 – Future Environment Human” parla di un futuro da costruire insieme.
La location è quella dell’ex Cartiera Latina, magnifico esempio di archeologia industriale, le cui prime testimonianze risalgono al 1061. Nel 1912 divenne uno dei più grandi stabilimenti per la produzione della carta, che smise di funzionare nella metà degli anni Ottanta e, dalla fine degli anni 90 stata è divenuta polo culturale, immersa nel Parco dell’Appia Antica di Roma.
Il progetto, ideato da Seven O’Clock – Associazione culturale attiva nell’ambito delle arti contemporanee – in coproduzione con Dead Poets Society vede la collaborazione con Dugong Film e lo studio di architettura Startt e gode del patrocinio di Roma Capitale.
Sotto la direzione artistica di Sofia Francesca Miccichè e Giorgia Noto – entrambe giovani romane, da sempre impegnate nella produzione e nell’allestimento di spazi dedicati alle nuove forme d’arte – si alterneranno una mostra con dodici opere di altrettanti artisti provenienti da Italia, Francia e Spagna, tre live performanceaudiovisive, uno spettacolo di danza interattivaed una performance teatrale.
Grande spazio avrà l’interazione con il pubblico, coinvolto nella definizione del futuro che saremo chiamati a vivere. E oggi, a costruire: previsti un gioco collettivo e due talk su architettura e paesaggio, coordinati dallo studio di progettazione Startt.
Scambio ed interazione anche per le opere esposte. Tra queste, Cuprum II (2015) di Daniela Di Maro che racconta il processo di “fotosintesi artificiale”: tre pannelli solari convogliano i raggi luminosi verso altrettanti circuiti, tutti diversi, i quali filtrano la luce e la trasformano in sonorità, di diverse modulazioni.
La musica della natura è protagonista anche nell’opera di Stéphane Kozik che presenta per la prima volta in Italia Chlorophyllian Beats (2010): un insieme di piante su cui cadono irregolarmente gocce d’acqua sulle foglie. Piccoli microfoni captano ed elaborano il suono di ogni goccia, dando origine a una composizione musicale.
Ludo, street artist parigino coinvolgerà parte dei muri esterni dell’Ex-Cartiera con un lavoro ideato appositamente per la rassegna.
Spazio alla musica con le live performance di danza interattiva di Franz Rosati, Giuseppe “Mutech” Guariniello e Rocco Cavalera, CKB = Calembour + K-sine + Breaking Wood,e uno spettacolo di danza interattiva di Martìn Romeo, artista e direttore del Toolkit Festival di Venezia. E poi i dj set di Palm Wine, Phantom Love, Georgia Lee (Amigdala) e Kick Milady(Female Cut).
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PROGRAMMA: