PULA – Visualia è senza dubbio uno dei migliori Festival di arti digitali, di light design e videomapping in Europa. Ha luogo in Istria, nella città di Pula (Croazia) a maggio, e il suo direttore artistico è Marko Bolkovic di soli 28 anni, progettista luci per gli spettacoli. L’edizione del 2014 è stata particolarmente sorprendente, superando ogni aspettativa. Gli organizzatori parlano di 10 mila presenze di pubblico. Inaugurato con la mostra degli artisti digitali e performer Adrien Mondot e Claire Bardainne, il festival ha regalato una lunga, indimenticabile e luminosissima notte al pubblico radunatosi nella Piazza Porta Aurea.
L’evento più atteso era la proiezione in videomapping sulle gru del porto chiamata Lighting Giant l’immagine simbolo del Festival 2014. Dean Skira, lighting designer di fama mondiale ha firmato il progetto con l’aiuto di sponsor e operai del Porto Uljanik Shipyard. Un sofisticato sistema di controllo a distanza di luci e scenografia e poteva essere illuminato con una gamma di 16 mila diversi colori. Questa seconda edizione del Festival ha offerto invece proiezioni 3 D videomapping su edifici storici, antichi della città, performance digitali e installazioni di luci firmate dal Visualia group.
Il pubblico veniva condotto alle varie stazioni dove avevano luogo i vari eventi dal gruppo di suonatori illuminati e con trucco e costumi dai Led Drummers (UK). La folla radunata intorno a Piazza Porta Aurea con il videomapping 3 D dell’Arco di Sergi e poi a seguire un videomapping sulla torre della Cattedrale. Impressionante la performance elettricata (ricordando TESLA) dal titolo Lords of Lightening (UK), per la prima volta in Croazia. Poetico e pieno di fascino l’installazione luminosa del Visualia Group & Igor Vasiljev al Parco di Tito. Forme di luci colorate nella continuità dello spazio, come una scultura futuristica.
Il direttore artistico Marko Bolkovic
Può dirci qualcosa del suo background nel campo delle arti in generale e delle tecnologie nello specifico?
<<Ho cominciato a lavorare come volontario in un teatro alternativo Dr.Inat come assistente tecnico luci e poi tecnico del suono da quando avevo tredici anni. Da allora continuo a occuparmi di progetto luci per il teatro e in parallelo ho terminato gli studi al SAE Institute for Audio Engineering a Ljubljana. Dopo gli studi ho cominciato a lavorare come direttore tecnico per diversi teatri e festival di New Media. Nel 2008 ho fondato l’associazione che è una organizzazione per le arti audio visive. Ho cominciato poi a fare workshop per la registrazione del suono e la produzione di gruppi musicali e ho lavorato nella musica elettronica>>.
Quali sono le sue esperienze nel campo del videomapping e perché ha focalizzato il suo festival in questo settore delle arti?
<<Nel 2012 ci siamo visti con i membri della mia organizzazione e abbiamo cominciato a parlare di nuove idee e progetti e così è partita la proposta del videomapping, all’epoca ancora non così popolare in Croazia. Ne ho parlato con un amico Jean Sambolec, artista 3D e Igor Brenko, proprietario della compagnia di noleggio dei strumentazioni video Ara Electronic, e abbiamo deciso di fare un progetto di proiezione videomapping 3D. Dal momento che non avevamo budget abbiamo deciso di farlo in autoproduzione, e in effetti lo abbiamo realizzato nel Marzo 2013. C’eravamo preparati per 6 mesi,dopo aver fatto molti test nel campo del videomapping e aver imparato molte cose. Dopo quello eravamo pronti a organizzare il primo Festival Visualia espressamente dedicato al 3D, al progetto luci, ai new media.>>
Lei è uno dei vincitori del progetto IAM contexts finanziato dall’UE: che tipo di progetto ha proposto e cosa proietterà a Girona?
<<Eravamo entusiasti quando abbiamo avuto notizia del bando, abbiamo fatto domanda e abbiamo passato la selezione, un grande onore per noi. Faremo un videomapping su un antico edificio a Girona, Jean farà l’animazione e insieme faremo la musica e gli effetti sonori. Finiremo il progetto alla metà di giugno e la proiezione sarà all’inizio di ottobre a Girona.Non vedo l’ora!>>
Può dirci qualcosa sulla storia del Festival Visualia e in particolare di questa edizione?
<<Un anno fa c’ è stata la prima edizione, e da quel momento che il budget era davvero scarso, abbiamo fatto tutto noi e non c’era alcun altro artista se quelli del nostro gruppo, ma è stato davvero interessante. Abbiamo fatto videomapping 2 e 3D, alcuni di piccole dimensioni insieme con gli studenti che avevano frequentato i nostri workshop. Quest’anno è stato più facile in qualche modo, dal momento che abbiamo avuto la partnership con l’ufficio del Turismo di Pula e il Museo archeologico dell’Istria. Siamo molto grati di questo e ringraziamo soprattutto l’Ufficio del Turismo e il direttore Sanja Cinkopan Korotaj che ha creduto nel nostro progetto e ci ha aiutato finanziariamente e nella logistica a realizzare questo Festival.
L’idea di quest’anno del Festival è venuta proprio dall’Ufficio del Turismo: “Lighting Giants” il progetto di Dean Skira, Uljanik Shipyard, con alcuni sponsor come Arenaturist, Kamgrad,Uniline, Ministero del Turismo. Lighting Giants è un progetto di illuminazione con tecnologia LED 8 sulle grandi gru presenti nel nostro porto, che hanno prodotto una bella performance luminosa con musica dal vivo. Era perfetto per Visualia . Oltre a questo , abbiamo avuto l’opportunità di portare una importante mostra di installazioni interattive, i Drummers LED ” Spark ” e Lords of Lightening ” dal Regno Unito.
Una mappatura video 3D fatta da Jean Sambolec & Anja Ladava e una installazione luminosa dal nostro gruppo Visualia insieme a Igor Vasiljev . Volevamo anche fare un diverso tipo di festival, quindi, l’idea era di condurre le persone da uno spettacolo all’altro attraverso la città vecchia , con tutte le strade illuminare con i led luminosi ed erano anche una parte creativa del festival . La più grande sorpresa è stata il numero di persone che è venuto al festival, dal momento che ci aspettavamo intorno 1000-2000 persone: invece c’erano più di diecimila persone, qualcosa davvero di travolgente , ma anche un buon segnale. La gente evidentemente ha bisogno di questo tipo di arte e di spettacolo>>.
Le installazioni luminose e le installazioni interattive erano di grande impatto e tecnologicamente innovative: le ha scelte lei personalmente queste opere per il Festival, i progetti, gli artisti?
<<Grazie a Internet oggi è molto più facile trovare una buona performance attraverso youtube o vimeo. In questo caso, Jean ha trovato la mostra di Adrien Mondot e Claire Bardainne, me l’ha mostrata e abbiamo parlato col Museo Archeologico di ISTRIA e col direttore Darko Komšo della possibilità di portarlo a Pula, cosa che non era facile per questioni economiche, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo orgogliosi di aver portato una simile mostra a Pula>>.
Come organizza il lavoro, le selezioni, le location: ha uno staff numeroso?
<<Abbiamo un team molto piccolo, dal momento che questa è solo la seconda edizione del Festival. Il team creativo è composto da Jean, Manuel (il nostro manager tecnico e grande entusiasta delle tecnologie a LED), io e mia moglie Ivana che fa progetti, si occupa dei social network e quel genere di cose, il nostro gruppo Visualia che produce altri progetti e esperimenti ( Mia, Saša, Linda, Daniel). Qualcuno trova alcune performance interessanti su internet, o qualche progetto fai da te che vorremmo sperimentare. Abbiamo ricevuto un aiuto logistico dall’Ufficio del Turismo e dal Museo, ma speriamo di espandere la nostra piccola squadra nei prossimi anni>>.