una produzione del Berliner Ensemble in collaborazione con Change Performing Arts
Maestro del teatro d’avanguardia, Robert Wilson è stato chiamato a Spoleto da Giorgio Ferrara, fin dal suo primo anno di direzione artistica, per dare inizio a una felice collaborazione che si protrae ormai da sei anni e grazie alla quale sono state presentate per la prima volta in Italia le messe in scena del grande regista con il Berliner Ensemble (Opera da tre soldi, Sonetti di Shakespeare,Lulu) e le nuove produzioni per il Festival di Giorni felici con Adriana Asti e de L’ultimo nastro di Krapp da lui stesso interpretato, originali incursioni nel mondo di Samuel Beckett, oltre a The Old Woman di Daniil Kharms, interpretato nella scorsa edizione dal leggendario Mikhail Baryshnikov e dall’attore americano Willem Dafoe. Quest’anno Wilson torna a Spoleto con il suo nuovo spettacolo Peter Pan.
Con Peter Pan, l’eterno fanciullo, lo scrittore scozzese James Matthew Barrie ha creato uno dei miti immortali della modernità. Pochi altri testi hanno influenzato così profondamente l’immaginazione di intere generazioni come quello di Barrie che racconta il favoloso e onirico viaggio verso l’Isola che non c’è. Robert Wilson trasforma questo universo rocambolesco popolato di pirati, indiani, sirene e fanciulli che possono volare in uno spettacolo teatrale pieno di invenzioni, sostenuto dalle musiche originali create dal duo americano CocoRosie, e come sempre dagli splendidi attori e musicisti della compagnia del Berliner Ensemble.
ROBERT WILSON
ll New York Times ha definito Robert Wilson “una pietra miliare del teatro sperimentale mondiale e un innovatore nell’uso del tempo e dello spazio in palcoscenico”. Wilson, nato a Waco in Texas, è tra i più importanti artisti visivi e teatrali al mondo. Il suo lavoro si serve di diverse tecniche artistiche integrando magistralmente movimento, danza, pittura, luce, design, scultura, musica e drammaturgia.
Alla metà degli anni ’60, Wilson fonda a New York il collettivo artistico “The Byrd Hoffman School of Byrds” con cui elabora i suoi primi originali spettacoli, Deafman Glance – Lo sguardo del sordo e A Letter for Queen Victoria. Nel 1976 firma con Philip Glass Einstein on the Beach, performance che cambia la concezione convenzionale dell’opera come forma artistica.
Negli anni ha stretto collaborazioni con autori e musicisti del calibro di Heiner Müller, Tom Waits, Susan Sontag, Laurie Anderson, William Burroughs, Lou Reed e Jessye Norman.
Disegni, dipinti e sculture di Wilson sono stati esposti in centinaia di mostre collettive e personali, e fanno parte di collezioni private e musei in tutto il mondo.
Ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui la nomination per il Premio Pulitzer, due premi Ubu, il Leone d’Oro per la scultura alla Biennale di Venezia e il premio Laurence Olivier.
COCOROSIE
Gruppo nordamericano di folk psichedelico fondato nel 2003 dalle sorelle Bianca (Coco) e Sierra (Rosie) Casady, il cui stile musicale integra canto lirico, gospel e pop music. Nate e cresciute negli Stati Uniti, la loro carriera artistica ha inizio però a Parigi; il loro universo poetico comprende anche i suoni dell’acqua, delle pentole e dei giochi dell’infanzia. Compongono insieme: Sierra alla chitarra e al flauto, Bianca alle percussioni. Il loro debutto avviene con l’album La Maison de Mon Rêve, nel 2004, dopo aver suonato in tour con altri artisti come Gena Rowlands, Battles, Ratatat e Devendra Banhart. Del 2005 è il secondo album intitolato Noah’s Ark, più elettronico, che vanta tra gli altri la collaborazione con Antony Hegarty voce del gruppo Antony and the Johnsons. Seduce la loro poesia che unisce fragilità e anticonformismo; le loro esibizioni in palcoscenico lasciano il segno. Nel 2007 pubblicano The adventures of Ghosthorse & Stillborn, la cui copertina è firmata da Pierre & Gilles. Osannate dalla critica, le due sorelle firmano quattro anni più tardi Grey Oceans e nel 2013, Tales of a Grass Widow.
BERLINER ENSEMBLE
Sull’onda del successo ottenuto con Madre Coraggio, Bertold Brecht e Helene Weigel fondano nel 1949 la compagnia del Berliner Ensemble, che dal 1954 si installa presso l’attuale sede del Theater am Schiffbauerdamm. Nel 1956, dopo la morte di Brecht, si avvicendano alla direzione Helene Weigel, Ruth Berghaus, Manfred Wekwerth e quindi un collettivo artistico formato da Matthias Langhoff, Fritz Marquardt, Heiner Müller, Peter Palitzsch e Peter Zadek.
Nel 1999 assume la direzione del teatro Claus Peymann, che già aveva diretto la Schauspielhaus di Bochum e il Burgtheater di Vienna, e che sposta la programmazione verso la drammaturgia contemporanea e la rilettura dei classici, come il Riccardo II di Shakespeare. Riprende anche molti testi di Brecht e apre la via alla collaborazione con numerosi registi, come George Tabori, Robert Wilson, Peter Stein e Luc Bondy, per la creazione di nuove produzioni che entrano nel repertorio del teatro.
Ancora oggi al centro della programmazione del Berliner Ensemble ci sono i testi dei drammaturghi tedeschi contemporanei, come Thomas Bernhard, Botho Strauss, Elfriede Jelinek e Peter Handke.