Da venerdì 22 novembre 2024 torna il primo format in Italia che riunisce comparto artistico, istituzioni, policy maker, aziende e mondo accademico con l’obiettivo di indagare la relazione tra spettacolo dal vivo e nuove tecnologie.
Ideato da Piemonte dal Vivo nel 2020, con la direzione scientifica di Simone Arcagni, onLive sviluppa la traiettoria strategica della Fondazione dedicata al digitale e alle nuove tecnologie trovando, anche quest’anno, la sua naturale collocazione nel TFI Torino Film Industry.
Sarà l’occasione per un viaggio alla scoperta di nuovi processi e prodotti creativi, tra forme di ibridazione e contaminazioni, per un’ampia riflessione sullo spettacolo digitale dal vivo.
Al centro di questa edizione le sfide legate alla generazione video ed elettronica e allo sviluppo delle tecnologie emergenti: dall’interattività ai motori grafici nati nel comparto gaming che hanno colonizzato anche gli effetti speciali cinematografici, fino alle piattaforme immersive e al metaverso.
Si discuterà anche della cosiddetta Extended Reality (XR) o realtà estesa – che comprende la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e quella mista (MR) – delle potenzialità dello streaming, delle connessioni di nuova generazione e delle soluzioni internet “decentralizzate” proposte dalla tecnologia blockchain, oltre che di NFT e IA.
Al progetto VERSE. Creare reti nel Metaverso – promosso da Fondazione Links, Piemonte dal Vivo e AssociAnimAzione – sarà dedicato il panel di venerdì 22 novembre alle 10, al Circolo dei Lettori, con la partecipazione di soggetti di primo livello provenienti da vari ambiti nel settore delle performing arts e dell’audiovisivo.
Nello stesso giorno alle 16 la presentazione del Prix ViDa Italia, primo premio nazionale destinato alle produzioni originali di videodanza e danza XR, promosso dai partner di PRO|D|ES danza (CRO.ME, Coorpi, Cinematica e Zed Festival) che vedrà in finale 8 cortometraggi nazionali e internazionali realizzati tra il 2022 e il 2024.
La danza sarà ancora protagonista alle 19, al Cinema Greenwich Village, con le proiezioni di “Dancing screens”: una selezione internazionale di cinema di danza a cura di Coorpi, CRO.ME e Compagnia della Quarta/Zed Festival Bologna nell’ambito del progetto PRO|D|ES. La scelta dei film pluripremiati propone uno sguardo sulla coreografia per lo schermo attraverso la lente di un genere cinematografico tra i più amati, il thriller, in cui tensione emotiva e narrativa sono veicolate con forza attraverso il linguaggio del corpo e della danza.
Sabato 23 novembre alle 14.30, al Circolo dei Lettori, il panel “Bellezza e partecipazione: Parliamo di accessibilità” per esplorare il tema dell’accessibilità nel cinema, nel teatro e nell’arte non solo tramite il rispetto delle normative e l’ausilio delle tecnologie emergenti, ma soprattutto attraverso la sensibilizzazione della filiera cinematografica e artistica.
Naturale proseguimento di ricerca sull’argomento a livello nazionale e ideale sigillo di onLive a questa edizione, è il Libro Bianco sullo spettacolo digitale dal vivo in Italia che sarà presentato in anteprima il 23 novembre al Circolo dei Lettori.
A cura di Simone Arcagni e Lucio Argano in collaborazione con ADV – Arti Digitali dal Vivo, edito da Luiss University Press, il Libro Bianco raccoglie i contributi di esperti, studiosi, operatori che hanno firmato saggi su questo fenomeno: Annamaria Monteverdi, Antonio Pizzo, Alberto De Piero, Luca Befera, Andrea Malosio, Simona Lisi, Tatiana Mazali, Paolo Stratta, Antonio Taormina, Dario Ghiggi, Desirée Sabatini, Federica Patti, Vincenzo Sansone, Gabriella Taddeo, Donatella Ferrante, Maria Paola Zedda, Alessandro Bollo, Mattia Pivato, Carlo Infante, Matteo Negrin e Olivero Ponte Di Pino.
Promosso nell’ambito del progetto onLive di Piemonte dal Vivo, il Libro Bianco nasce dalla volontà di restituire un quadro critico di conoscenza attorno alle fenomenologie dello spettacolo digitale dal vivo in Italia tracciando possibili strategie di valorizzazione e prospettive per il futuro.
Avvalendosi del contributo di più di venti studiosi e studiose, i due curatori hanno raccolto materiali, schede e riflessioni con l’obiettivo di tracciare una mappa esaustiva dello stato dell’arte di questo settore. Ne emerge una fotografia dinamica, e per certi versi inedita, del tracciato storico, critico e delle implicazioni sul piano delle norme, della formazione, della produzione, delle relazioni con festival, residenze e osservatori.
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