Sarà una mostra multiforme, mutaforma e multiformato quella che si inaugura il 25 giugno alla Spezia al museo d’arte contemporanea CAMeC della Spezia curata da Luca Fani per ricordare GIACOMO VERDE.
Una mostra che ripercorre 40 anni di attività artistica ma soprattutto di vita, una mostra che rivela le mille tentacolari attitudini di un artista generoso e atipico, che faceva arte per fare comunità. La mostra rispecchia l’universo delle arti percorse da Verde, dal teatro alle arti visive, alla computer art all’artivismo, parola che meglio definisce tutta la sua cre’azione. Impegno sociale, impegno politico, attitudine hacker.
Non sveliamo ancora i materiali in mostra ma possiamo dire che nei sei mesi di permanenza in questo spazio, l’arte di Verde si espanderà, o si dissolverà, si aprirà e riaprirà svariate volte per nuovi inserimenti, per performance non programmate. Tre temi si susseguiranno ARTIVISMO, TECNOARTE E INTERAZIONE e EFFIMERO. Con conferenze, concerti, performance, iniziative, presentazioni di libri, workshop, spettacoli. Sono coinvolti artisti e associazioni, collettivi e officine d’arte e Accademie di Belle Arti.
Come nelle intenzioni di Verde, una parte dell’Archivio oggi depositato allo spazio sociale Ricre’Azione di Viareggio verrà distribuita tra gli ospiti, tra gli amici, che potranno portarsi a casa una parte della memoria di Giacomo.
L’invito è a venire all’inaugurazione del 25 giugno dalle 19 alle 23 e di tornare e ritornare per le riaperture.