Interpretare uno spettacolo tecnologico (di prosa, di danza, di lirica) significa collocarlo nella giusta cornice temporale, nel contesto di fruizione per cui è stato pensato e comprendere le potenzialità, le tematiche e le ragioni drammaturgiche dell’uso di una specifica tecnologia.
In questo libro le creazioni teatrali sono lette attraverso le teorie di Lev Manovich, Jay David Bolter, Richard Grusin e Henry Jenkins sulla “cultura convergente”, la “cultura del software” e la tendenza alla “remediation”, cioè al riutilizzo delle vecchie tecnologie.
Dopo un breve sguardo al videoteatro degli anni Ottanta e al teatro digitale degli anni Novanta, ci si concentra sul periodo che va dalle prime coreografie interattive con uso di motion capture alle ultime sperimentazioni con sistemi di Intelligenza Artificiale.
Il libro è arricchito inoltre da interventi di studiosi italiani che illustrano i nuovi formati digitali e le tecnologie di riferimento, nonché da una sezione di schede delle opere tecnoteatrali più significative.
Leggere uno spettacolo multimediale. La nuova scena tra video mapping, interaction design e Intelligenza Artificiale, di Anna Maria Monteverdi
6 maggio 2020:
«Il libro è dedicato a Giacomo Verde che generosamente pochi mesi prima della sua scomparsa il 2 maggio 2020 a seguito di una lunga malattia, aveva voluto essere presente con un suo testo, che è anche il suo ultimo contributo pubblicato.
Non potevo immaginare che il tempo non ci avrebbe permesso di fare quelle cose che stavamo felicemente programmando, presentazioni del suo spettacolo, laboratori, incontri. Il Teatro tecnologico e l’arte digitale non saranno più gli stessi senza Giacomo.»
Anna Maria Monteverdi.