Tomi Janežič propone per il secondo anno un workshop basato sullo psicodramma quale piattaforma per le diverse tecniche creative dell’attore e i molteplici princìpi sui quali si basano. I partecipanti selezionati hanno modo di esplorare le proprie specificità e potenzialità nei/dei processi creativi. Dall’altra parte, il laboratorio sperimenta l’applicazione di tecniche psico-drammatiche direttamente sul testo e sul personaggio teatrale.
L’accento è posto sull’uso dello psicodramma quale strumento per superare le barriere personali e relazionali; sulle resistenze che si possono presentare quando ci confrontiamo con compiti creativi e quando esploriamo i princìpi basilari della recitazione in diversi sistemi (percepiti come opposti). Il focus si basa su esempi tratti dal metodo di Strasberg e di Cechov, introducendo l’applicazione delle tecniche dello psicodramma al processo creativo della recitazione come è uso creativo della teoria del ruolo, analisi attiva e creativa per esplorare la vita di un personaggio, le sue relazioni, le situazioni gli eventi, le circostanze date.
«Si crea tutti i giorni sul palcoscenico, e non si creano solo scene o spettacoli, si creano anche rapporti, creiamo anche noi stessi. Sicuramente si “costruisce” in teatro come “costruiamo” anche nella vita, anche se molte volte non ne siamo consapevoli». Tomi Janežič
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