I WEEKEND DI ALTA FORMAZIONE |20-21 gennaio 2017
La luce teatrale declinata in ambito museale
Lo spettatore entra, e si siede. E aspetta di vedere. Il teatro, come dice la parola stessa, è il luogo per eccellenza della visione e la luce, un dato talmente essenziale da rischiare di essere a volte scontato, ne è lo strumento.
Lo spettatore entra, si siede.
Buio.
Nel corso del master in “Gestire e Comunicare l’Arte in ambito Museale”, viene svolto un modulo specifico sugli aspetti dell’illuminotecnica, con professionisti del settore che mostrano ed insegnano il loro approccio al lavoro.
La luce teatrale crea le cose all’ interno della finzione, solo ciò che è illuminato esiste. Ma non si tratta di far vedere, nel palcoscenico le cose non vanno viste, vanno guardate. La luce guida lo sguardo ma non costruisce oggetti neutri. Ciò che viene fatto esistere sono oggetti già caratterizzati, inseriti, protagonisti o volutamente alieni di un ambiente narrativo, emozionale, estetico. I mezzi a disposizione di chi si trova ad operare in questo settore sono molto numerosi, si è negli anni assistito ad una sorta di canonizzazione di un codice espressivo, ma resta, e spesso si cerca, larghissimo spazio alla sperimentazione.
Da circa venti anni stiamo assistendo ad un rapidissimo avanzamento a livello tecnologico, nel campo dell’illuminotecnica: basti pensare all’utilizzo di trasmissione di segnale digitale, all’introduzione della tecnologia led in apparecchi professionali, ai proiettori motorizzati e al videomapping, per fare alcuni esempi. Le moderne tecnologie ampliano e trasformano la gamma di possibilità nelle mani di chi deve costruire lo spettacolo, ma solo di rado si tratta di sostituire un mezzo con un altro, è una forma di evoluzione in cui ogni apparecchio ha una sua specificità, e può capitare che il “dinosauro” si dimostri più adatto allo scopo dell’ultima meraviglia della tecnologia. In alcuni casi si affiancano e si completano a vicenda.
20/21 GENNAIO 2017
La luce teatrale declinata in ambito museale
Il programma toccherà i seguenti argomenti:
- La luce, caratteristiche, peculiarità e fenomeni;
- Colori: manipolazione pittorica (filtri, sentirsi addittiva e sintesi sottrattiva); cromatologia luminosa (psicologia, simbologia, linguaggio);
- La luce bianca (teoria del corpo nero, misurazione in Kelvin, risposta sul colore);
- Il teatro: l’edificio, il luogo di lavoro e le sue professionalità;
- L’ introduzione del digitale, complessità e potenzialità;
- La progettazione, dal disegno alla realizzazione;
- La teatralizzazione: ambiti e modi in cui questo sapere esce e veste altri spazi.
Il pomeriggio del sabato sarà dedicato ad esercitazioni pratiche.
Docenti | Niccolò Pozzerle e Francesco Suppi |
- La disponibilità è di soli 15 posti.
- Il corso è composto da un modulo unico di 12 ore.
- Il costo del singolo modulo è di 200 euro, pagabile tramite bonifico bancario o PayPal.
- Per ulteriori informazioni contattare altaformazione@almaartis.it oppure chiamare la segreteria dell’Accademia 050 2200713.
- Niccolò POZZERLENato a Negrar in provincia di Verona nel 1978. Nel 1997 inizio a lavorare in teatro come tecnico polivalente, andando poi gradualmente a specializzarmi nel campo dell’illuminotecnica. Subito mi sono appassionato al teatro come macchina complessa, che vive dell’intrecciarsi di professionalità diverse e lontane, tra una tradizione antica e il bisogno/desiderio di sperimentare nuove tecnologie. Nel tempo ho avuto la fortuna di seguire spettacoli di genere diverso tra loro, dal musical alla danza contemporanea, dal teatro per ragazzi all’opera, da performance a installazioni e mostre. Ho lavorato come responsabile presso diversi teatri, tra cui il teatro Salieri di Legnago, il teatro Filarmonico di Verona e il teatro Olimpico di Vicenza. Per 13 stagioni consecutive ho seguito la stagione operistica presso l’Arena di Verona. Un altro aspetto importante riguarda l’attività nel campo della formazione, sia presso soggetti privati che presso enti riconosciuti, da cui sono stato chiamato per corsi di formazione e percorsi tematici. Nell’ultimo periodo ho approfondito l’uso del video in ambiente di spettacolo con particolare attenzione al videomapping e la gestione digitale della regia.Francesco SUPPITecnico luci e Lighting Designer , nasce il 02/06/’60, lavora nel mondo del Teatro dal 1986. Nell’arco della sua carriera nel settore dello spettacolo, ha occasione di conoscere anche altri aspetti di questo mondo organizzando festival per lo spettacolo e come maker teatrale in laboratori di scenografia. Tecnico Luci e Lighting Designer, in alcuni dei maggiori teatri italiani partecipa, inoltre, per una decina d’anni, alla realizzazione di spettacoli itineranti con tournèe per tutta l’Italia e parte dell’Europa. Dal 1990 ad oggi esercita la professione di tecnico luci presso l’Arena di Verona e presso il Teatro Filarmonico, sempre della stessa città. Collabora con l’Accademia Filarmonica di Verona, per la rassegna di Musica Sinfonica. Grande appassionato di teatro e delle sue tecnologie, prendendo spunto dalle atmosfere e dai prodotti presenti in questo mondo, negli ultimi anni realizza lampade e installazioni che ad esso si ispirano.