La Mostra Internazionale dell’Architettura di Venezia apre le sue porte il 22 maggio e ci sarà tempo fino a novembre per visitarla: comprende opere di 112 partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con un’ampia rappresentanza femminile. La Mostra è organizzata in cinque “scale” (o aree tematiche), tre allestite all’Arsenale e due al Padiglione Centrale: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities, Across Borders e As One Planet.
Parte della mostra è anche How will we play together?, contributo di 5 architetti internazionali partecipanti, autori di un progetto dedicato al gioco allestito a Forte Marghera e aperto alla cittadinanza.
Questa edizione comprende anche una serie di partecipazioni fuori concorso:
Stations + Co-Habitats, ricerche sulle cinque scale e relativi casi di studio sviluppate da ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo (Architectural Association, American University of Beirut, The Bartlett, Columbia University, The Cooper Union, ETH Zürich, Ethiopian Institute of Architecture, Building Construction and City Development EiABC, ETSAM – Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid, Harvard University, Hong Kong University, Università Iuav di Venezia , KIT Karlsruhe, KU Leuven, Rice University e il Venice Lab, un consorzio di gruppi di ricerca del MIT); la partecipazione speciale dell’artista israeliana Michal Rovner al Padiglione Centrale; la mostra nella Mostra di Studio Other Spaces (rappresentato da Olafur Eliasson e Sebastian Behmann) che presenta Future Assembly con i contributi di tutti partecipanti; un’istallazione esterna ai Giardini How will we play sport together? dedicata al tema dello sport; un evento speciale della Vuslat Foundation, che propone una installazione di Giuseppe Penone in Arsenale.
La Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum, London presentano per il quinto anno consecutivo il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate (Arsenale, Sale d’Armi A) dal titolo Three British Mosques. In collaborazione con l’architetto Shahed Saleem, la mostra guarda al mondo fai da te e spesso non documentato delle moschee adattate a questo uso. Realizzazione della Biennale di Venezia.