KinoKunstschau_2018 Descrivere il resto
a cura di Laura Lerario
Venerdì 4 maggio 2018 dalle ore 20.00, Kunstschau_Contemporary Place a Lecce, inaugura la prima edizione di KinoKunstschau_2018 | Descrivere il resto, rassegna di videoarte a cura di Laura Lerario, con le opere di Enzo Cillo, Raffaele Fiorella, Gianmaria Giannetti, Ignazio Fabio Mazzola, Davide Russo e Carlo Michele Schirinzi.
Una vetrina commerciale in via Guglielmo Paladini 13, nel cuore del centro storico salentino, si trasforma in una zona d’arte nella quale l’immagine in movimento del video incontra il transito occasionale dei passanti, intrecciando i percorsi urbani con quelli della ricerca visiva.
Il binomio fra arte e tecnologia, caratteristico della videoarte, trova espressione tramite un medium – il televisore – ed un contesto ambientale – la strada – generando una fruizione immediata ed inattesa, divenendo punto di contatto, di conoscenza e di scambio.
PROGRAMMAZIONE
What Remains
Enzo Cillo (Maddaloni, CE, 1985, vive e lavora tra Roma e Madrid)
What Remains si riferisce alla persistenza di oggetti legati alla memoria ed alla vita personale. Una foresta notturna lascia intravedere i suoi rami che emergono dall’oscurità. L’opera è connotata da una forte simbiosi fra buio e luce, una ricerca che l’artista conduce con l’intento di far emergere ciò che si interpone fra questi due elementi. Luce ed ombra oscillano come in una danza, con l’intento di svelare i segreti più profondi, composti da immagini naturali e artificiali, appena percettibili, che pongono interrogativi sul loro essere.
Le cose
Raffaele Fiorella (Barletta, Ba, 1979, vive e opera a Barletta)
L’opera Le cose adopera ingegnosamente le risorse dell’arte digitale. Racconta sogni urbani e surrealistiche realtà, in spazi ampi e suggestivi, dove i corpi si smaterializzano avanzando con estrema leggerezza da un punto all’altro del paesaggio. I pensieri prendono forma traducendosi nelle immagini di “un libro mai letto”. Ne risulta un mondo spesso disomogeneo, illogico e trasognato.
iosonounconiglio
iovogliofaresoloazioniromantiche
nonbastafarsicrescerelabarba
applaudireècomepiangerepiangereècomeapplaudire
Gianmaria Giannetti (Milano, 1974, vive e lavora tra Bari e Finale Ligure)
Il suo linguaggio espressivo dà vita a produzioni di video e performance incentrate sull’esecuzione e la ripetitività di gesti semplici ed eccentricamente ironici, carichi di impulsività infantile, ma al contempo sagacemente provocatori. La sua originale personalità si rispecchia nei suoi lavori, come nei titoli, in cui non si avvale di punteggiatura e di spazi fra le parole.
Ʈoπίo
Ignazio Fabio Mazzola (Bari, 1980, vive e opera a Bari)
In Ʈoπίo, film realizzato in una masseria nei pressi di Conversano, l’ambientazione è sospesa tra passato, presente e futuro. Si scorgono movimenti equestri dai forti contrasti chiaroscurali, che contribuiscono ad un continuo rinnovamento del paesaggio, attraverso una serie di rituali ed azioni. La polarità del bianco e del nero elargisce un veemente risalto alle immagini, dotandole di forte carica espressiva. Le scene che si susseguono pullulano di particolari che l’artista scruta con viscerale attenzione.
Pasticciottoh
Davide Russo (Taranto, 1986, vive e lavora a Lecce)
Con l’ironia che lo caratterizza, Russo gioca sul concetto di identificazione collettiva di un luogo fortemente legato ai suoi prodotti tipici e designato da un considerevole incremento turistico, ma che tende a dimenticare e sottovalutare le peculiarità realmente idiomatiche della propria tradizione e del proprio contesto culturale.
Sonderbehandlung
Carlo Michele Schirinzi(Capo di Leuca, 1974, vive ed opera tra il Capo di Leuca e Torino).
Sonderbehandlung (Trattamento speciale) è una vecchia pellicola martoriata dal tempo, indizio di una rivisitazione del dramma che ha consumato i “turisti forzati dei naufragi storici”. Mentre tutti dormono e tutto tace, si consuma quel “trattamento speciale” con cui i nazisti si riferivano alla morte nelle camere a gas. Il dramma è incarnato da due corpi, in un atto primordiale ed erotico, inturgiditi e lacerati dal tempo, dalla sgranatura della pellicola e dai salti dei fotogrammi. Intanto, un interminabile pioggia bagna la città: quasi un tentativo di detergere il ricordo della catastrofe umana nell’oscurità della coscienza e della notte.
KINOKUNSTSCHAU_2018 | Descrivere il resto
Enzo Cillo, Raffaele Fiorella, Gianmaria Giannetti, IgnazioFabio Mazzola, Davide Russo e Carlo Michele Schirinzi.
a cura di Laura Lerario
Opening: 4 maggio, ore 20.00-24.00
Dal 4 al 6 maggio 2018
KinoKunstschau_Contemporaryplace
Via Marco Basseo 29, Lecce
Info: + 39 320 5749854 | info@kunstschau.it | www.kunstschau.it
Main Partner
QUANTO BASTA
via Paladini 13, Lecce
a cura di Laura Lerario
Venerdì 4 maggio 2018 dalle ore 20.00, Kunstschau_Contemporary Place a Lecce, inaugura la prima edizione di KinoKunstschau_2018 | Descrivere il resto, rassegna di videoarte a cura di Laura Lerario, con le opere di Enzo Cillo, Raffaele Fiorella, Gianmaria Giannetti, Ignazio Fabio Mazzola, Davide Russo e Carlo Michele Schirinzi.
Una vetrina commerciale in via Guglielmo Paladini 13, nel cuore del centro storico salentino, si trasforma in una zona d’arte nella quale l’immagine in movimento del video incontra il transito occasionale dei passanti, intrecciando i percorsi urbani con quelli della ricerca visiva.
Il binomio fra arte e tecnologia, caratteristico della videoarte, trova espressione tramite un medium – il televisore – ed un contesto ambientale – la strada – generando una fruizione immediata ed inattesa, divenendo punto di contatto, di conoscenza e di scambio.
PROGRAMMAZIONE
What Remains
Enzo Cillo (Maddaloni, CE, 1985, vive e lavora tra Roma e Madrid)
What Remains si riferisce alla persistenza di oggetti legati alla memoria ed alla vita personale. Una foresta notturna lascia intravedere i suoi rami che emergono dall’oscurità. L’opera è connotata da una forte simbiosi fra buio e luce, una ricerca che l’artista conduce con l’intento di far emergere ciò che si interpone fra questi due elementi. Luce ed ombra oscillano come in una danza, con l’intento di svelare i segreti più profondi, composti da immagini naturali e artificiali, appena percettibili, che pongono interrogativi sul loro essere.
Le cose
Raffaele Fiorella (Barletta, Ba, 1979, vive e opera a Barletta)
L’opera Le cose adopera ingegnosamente le risorse dell’arte digitale. Racconta sogni urbani e surrealistiche realtà, in spazi ampi e suggestivi, dove i corpi si smaterializzano avanzando con estrema leggerezza da un punto all’altro del paesaggio. I pensieri prendono forma traducendosi nelle immagini di “un libro mai letto”. Ne risulta un mondo spesso disomogeneo, illogico e trasognato.
iosonounconiglio
iovogliofaresoloazioniromantiche
nonbastafarsicrescerelabarba
applaudireècomepiangerepiangereècomeapplaudire
Gianmaria Giannetti (Milano, 1974, vive e lavora tra Bari e Finale Ligure)
Il suo linguaggio espressivo dà vita a produzioni di video e performance incentrate sull’esecuzione e la ripetitività di gesti semplici ed eccentricamente ironici, carichi di impulsività infantile, ma al contempo sagacemente provocatori. La sua originale personalità si rispecchia nei suoi lavori, come nei titoli, in cui non si avvale di punteggiatura e di spazi fra le parole.
Ʈoπίo
Ignazio Fabio Mazzola (Bari, 1980, vive e opera a Bari)
In Ʈoπίo, film realizzato in una masseria nei pressi di Conversano, l’ambientazione è sospesa tra passato, presente e futuro. Si scorgono movimenti equestri dai forti contrasti chiaroscurali, che contribuiscono ad un continuo rinnovamento del paesaggio, attraverso una serie di rituali ed azioni. La polarità del bianco e del nero elargisce un veemente risalto alle immagini, dotandole di forte carica espressiva. Le scene che si susseguono pullulano di particolari che l’artista scruta con viscerale attenzione.
Pasticciottoh
Davide Russo (Taranto, 1986, vive e lavora a Lecce)
Con l’ironia che lo caratterizza, Russo gioca sul concetto di identificazione collettiva di un luogo fortemente legato ai suoi prodotti tipici e designato da un considerevole incremento turistico, ma che tende a dimenticare e sottovalutare le peculiarità realmente idiomatiche della propria tradizione e del proprio contesto culturale.
Sonderbehandlung
Carlo Michele Schirinzi(Capo di Leuca, 1974, vive ed opera tra il Capo di Leuca e Torino).
Sonderbehandlung (Trattamento speciale) è una vecchia pellicola martoriata dal tempo, indizio di una rivisitazione del dramma che ha consumato i “turisti forzati dei naufragi storici”. Mentre tutti dormono e tutto tace, si consuma quel “trattamento speciale” con cui i nazisti si riferivano alla morte nelle camere a gas. Il dramma è incarnato da due corpi, in un atto primordiale ed erotico, inturgiditi e lacerati dal tempo, dalla sgranatura della pellicola e dai salti dei fotogrammi. Intanto, un interminabile pioggia bagna la città: quasi un tentativo di detergere il ricordo della catastrofe umana nell’oscurità della coscienza e della notte.
KINOKUNSTSCHAU_2018 | Descrivere il resto
Enzo Cillo, Raffaele Fiorella, Gianmaria Giannetti, IgnazioFabio Mazzola, Davide Russo e Carlo Michele Schirinzi.
a cura di Laura Lerario
Opening: 4 maggio, ore 20.00-24.00
Dal 4 al 6 maggio 2018
KinoKunstschau_Contemporaryplace
Via Marco Basseo 29, Lecce
Info: + 39 320 5749854 | info@kunstschau.it | www.kunstschau.it
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QUANTO BASTA
via Paladini 13, Lecce