Dal Teatro alla Scala “Il ratto dal serraglio” di Mozart nel leggendario allestimento di Giorgio Strehler con le scene e i costumi di Luciano Damiani. Sul podio Zubin Mehta, tra gli interpreti Lenneke Ruiten, Sabine Devieilhe, Mauro Peter, Maximilian Schmitt. Regia tv di Daniela Vismara. Credits foto: © Teatro alla Scala – Brescia e Amisano
Nel 2017 il Teatro alla Scala ricordava nel ventennale della scomparsa di Giorgio Strehler e nel decennale della scomparsa di Luciano Damiani, una delle coppie regista/scenografo più straordinarie del teatro italiano riportando in scena il leggendario allestimento de Die Entführung aus dem Serail presentato nel 1965 al Festival di Salisburgo con la direzione di Zubin Mehta, che aveva allora 29 anni, e più volte ripreso nello stesso festival e alla Scala. Lo spettacolo, celebre per il magistrale uso delle luci e delle silhouettes, tornava al Piermarini con il direttore che lo aveva visto nascere e con un cast che comprende alcune delle migliori voci mozartiane del nostro tempo: tra cui Sabine Devieilhe al debutto scaligero, accanto a Lenneke Ruiten, Mauro Peter, Tobias Kehrer e Maximilian Schmitt. Nella parte parlata del saggio Bassa Selim è in scena Cornelius Obonya, continuatore della tradizione della più prestigiosa famiglia di attori del teatro austriaco.
Così il M° Mehta ricorda la nascita dello spettacolo a Salisburgo: “Rammento con gioia il lavoro di Strehler, con le scene di Luciano Damiani. Era geniale l’idea di mettere i dialoghi in piena luce, mentre le arie venivano eseguite in silhouette. Quel gioco di contrasti fu uno dei più fantastici colpi di teatro inventati da Strehler”.