Inaugura sabato 18 marzo alle ore 18.00 al MATA di Modena una nuova edizione di Effimera – Suoni, luci, visioni, a cura di Fulvio Chimento e Luca Panaro e in collaborazione con la Galleria Civica di Modena, che quest’anno propone opere di Carlo Bernardini, Sarah Ciracì e Roberto Pugliese. La mostra è realizzata con il supporto di Coptip e del Gruppo Fotografico Grandangolo BFI.
Effimera giunge dunque alla sua seconda edizione, coerente con l’intento dichiarato dai suoi curatori già nel 2016: individuare e valorizzare artisti, preferibilmente italiani e con esperienza all’estero, che fanno dell’utilizzo avanzato della tecnologia la cifra stilistica del proprio lavoro. Un evento espositivo che si propone quale indagine critica in relazione alle ultime tendenze artistiche caratterizzate dai “Nuovi Media”, momento di crescita e di aggregazione a livello nazionale intorno a parole chiave quali arte, tecnologia e comunicazione.
Nel 2016 Effimera aveva individuato il suo punto focale nel web, inteso come strumento di conoscenza artistica e relazionale grazie alla presenza degli artisti Eva e Franco Mattes, Carlo Zanni e Diego Zuelli. La nuova edizione si concentra sull’analisi della componente immateriale che è caratteristica della ricerca artistica dei nostri giorni, che trova trasposizione (e sintesi) all’interno di un percorso espositivo che prevede la creazione di un viaggio sensoriale interno alle tendenze artistiche recenti.
Nel 2017 i curatori hanno dunque strutturato i 500 mq del MATA in tre ambienti distinti. Punto di partenza di questo “attraversamento” è costituito dalla ricerca sonora del sound designer Roberto Pugliese, mentre l’approdo si identifica nelle installazioni luminose in fibra ottica di Carlo Bernardini, dipanando il percorso fra le immagini fluttuanti degli affreschi digitali di Sarah Ciracì.
Effimera – Suoni, luci, visioni è costruita intorno a un percorso spiccatamente immersivo, ideato e strutturato appositamente sul MATA: tre imponenti installazioni ambientali, separate ma contigue, marcano una distinzione linguistica e temporale, e al tempo stesso suggeriscono una linea di continuità all’interno del percorso evolutivo dell’arte. Arte intesa come esperienza totale e totalizzante, in grado di stimolare l’intelletto, ma anche di innescare un corto circuito a livello sensoriale.
Per rimarcare le distinte peculiarità d’approccio i curatori hanno coinvolto artisti appartenenti a tre generazioni differenti, nati rispettivamente negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, che riflettono altrettanti modi di intendere l’interazione tra arte e tecnologia. Il fil rouge che contraddistingue Effimera è sempre rappresentato dall’intento di indagare l’arte attraverso le sue componenti immateriali, al fine di far luce sullo statuto attuale dell’opera. I lavori degli artisti di ultima generazione, infatti, si caratterizzano per la spiccata componente effimera legata al procedimento artistico che rispecchia l’epoca nella quale viviamo. Non a caso il nome della rassegna si ispira anche a quello della specie animale che ha vita più breve sulla terra, l’Ephemera, un piccolo insetto acquatico (simile a una libellula) la cui esistenza dura all’incirca un’ora e mezza. Altro assioma fondante di Effimera è il constatare come l’unicità dell’opera non sia più un assunto dell’uomo contemporaneo: grazie alle tecnologie di cui disponiamo, ogni copia è riproducibile con la medesima qualità, e quindi è sempre potenzialmente identica all’originale.
Fa da corredo a Effimera un ricco calendario di incontri collaterali che prevede la presenza degli artisti coinvolti, ma anche di filosofi ed di esperti del settore “arte e tecnologia”.
I CURATORI
Fulvio Chimento (1979) curatore con all’attivo l’organizzazione di oltre 30 eventi espositivi. Si interessa alle molteplici forme della comunicazione artistica e alla genesi dei processi creativi. Ideatore della residenza d’artista Italia-Oriente (2012-2015) e del progetto espositivo itinerante Ailanto (2016); nello stesso anno cura Terzo Paradiso, una performance collegata al progetto internazionale di Michelangelo Pistoletto. Nel 2014 pubblica Arte italiana del terzo millennio (Mimesis); scrive per le riviste Inside Art, Espoarte e Sturtup Magazine. www.fulvio-chimento.it
Luca Panaro (1975) critico d’arte e curatore, insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Tra i suoi libri: L’occultamento dell’autore (2007), Tre strade per la fotografia (2011), Conversazioni sull’’mmagine (2013), Casualità e controllo (2014 – trad. inglese 2016), Visite brevi (2015), Photo Ad Hoc (2016). Ha pubblicato su Enciclopedia Treccani XXI Secolo (2010) e co-curato l’opera in più volumi Generazione critica (2014-2017) oltre a una serie di cataloghi e monografie su artisti contemporanei. www.lucapanaro.net
INCONTRI E VISITE GUIDATE
Sabato 25 marzo 2017 ore 17
Arte e tecnologia: dai primi Duemila a oggi.
Interviene Fabio Cavallucci, dal 2014 Direttore del Centro Pecci di Prato. Tra i suoi più recenti incarichi si segnalano: Direttore della Galleria Civica di Arte contemporanea di Trento (2001-2008); coordinatore di Manifesta 7. Biennale europea di arte contemporanea in Trentino Alto Adige (2008); Direttore artistico della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (2010); Direttore della Ujazdowsky Castle di Varsavia, la importante istituzione artistica per l’arte contemporanea in Polonia (2010).
Sabato 8 aprile 2017 ore 17
Presentazione del catalogo Effimera – Suoni, luci, visioni (APM Edizioni, 2017) con la presenza degli artisti.
La presentazione del catalogo di Effimera diventa il pretesto per conoscere dall’interno il lavoro degli artisti coinvolti in mostra: Carlo Bernardini, Sarah Ciracì, Roberto Pugliese. I curatori di Effimera, Fulvio Chimento e Luca Panaro, approfondiscono inoltre tematiche di stretta attualità con focus dedicati all’arte ambientale e all’editoria in ambito artistico.
Sabato 29 aprile ore 17
Arte e filosofia dell’effimero.
Interviene il filosofo Tommaso Tuppini, che insegna filosofia all’Università di Verona, dove è responsabile scientifico del Centro di ricerca Orfeo – suono immagine scrittura. Tiene lezioni e conferenze in vari Paesi europei, negli Stati Uniti e in Brasile. È autore di Ludwig Klages. L’immagine e la questione della distanza (Franco Angeli, Milano 2003), Kant. Sensazione, realtà, intensità (Mimesis, Milano 2005), Essere uno, essere due. Eros e bellezza (QuiEdit, Verona 2009), Jean-Luc Nancy. Le forme della comunicazione (Carocci, Roma 2012). È co-autore di Deleuze e il cinema francese (Mimesis, Milano 2002) e di Ebbrezza (Mimesis, Milano 2014)
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Dal 18 marzo al 7 maggio 2017
Inaugurazione sabato 18 marzo, ore 18Apertura alla stampa 16 marzo ore 11.30 (a seguire visita alla mostra con i curatori)
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dal giovedì alla domenica 11.00-13.00 / 16.00-19.30
www.mata.modena,it