Debutta a Pisa il 19 novembre al Festival Teatri di confine Diffraction # 1 In paradise artitsts can fly, pièce multimediale ideata e musicata dal compositore Gabriele Marangoni con testo dello scrittore kosovaro Jeton Neziraj.
La pièce è suddivisa in 4 quadri composti da una sovrapposizione di livelli espressivi: suono, testo, rumore, gesto ed azioni. In scena un ensemble composto da tre musicisti, una soprano e un direttore d’orchestra.
Si tratta del primo capitolo di una serie di indagini e distillazioni creative che partono dal concetto di deviazione e mutamento per studiare le particolari condizioni sociali e situazioni storiche che hanno portato negli esseri umani coinvolti, qualche cambiamento e deviazione.
Il testo, composto da Jeton Neziraj, è un ironico apologo “postdrammatico” che ha per protagonista una rana dal nome Fito in cerca di una città ideale.
“Chi è Fito? La rana romantica e coraggiosa che vuole vedere la realtà oltre il suo protetto stagno e per il cui gesto che si conclude non in un happy end, non è prevista alcuna rinascita o metamorfosi. Dietro il suo cammino che lo fa però approdare nella città corrotta che per molti aspetti ricorda Mahagonny simbolo della degenerazione della società, della falsità, e dell’insita debolezza del sistema capitalista nell’idea di Brecht-Weill, si nasconde il valore irrinunciabile della ricerca di un “senso” alle faccende umane. I rapporti tra Fito e i personaggi che interagiscono con lui ricordano quelli degli uomini, in cui sono presenti elementi di conflittualità ed affetto,
Un progetto internazionale tra Italia e Kosovo che ha avuto una residenza d’artista presso Armunia e a Lugano, che rientra pienamente nello spirito di Teatri di Confine: un lavoro di evocazione basato sull’esperienza umana.
Diffraction#1 In paradise artists can fly.
IN PROGRAMMAZIONE
mercoledì 19 novembre 2014 alle 21:15
Via del Cuore 56127 PISA (PI) Tel. 050 542364
concept e composizione Gabriele Marangoni
testo Jeton Neziraj
interventi critici Anna Maria Monteverdi
direttore Dario Garegnani
soprano Federica Napoletani
viola Susanna Tognella
fisarmonica Ylenia Volpe
percussioni Komugi Matsukawa
suono e luci Dargo Raimondi
coordinazione Lenditi Idrizi
produzione Qendra Multimedia, Prishtina
con il supporto di
Ambasciata Italiana in Kosovo, Armunia e Fondazione Toscana Spettacolo
Sito internet http://www.
Email: info@sacchidisabbia.com
Gabriele Marangoni ha ottenuto il Master in Advanced Studies in Contemporary Music Performance and Interpretation per la guida del Maestro Sergio Scappini presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Diplomato in fisarmonica al Conservatorio G.Verdi di Milano dove affronta anche gli studi di composizione. All’Università degli Studi di Torino ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie dell’Arte. Dal 2004 è compositore e strumentista di Markus Zohner Theater Compagnie.. Realizza e esegue le musiche delle produzioni “Hans Christian Andersen”, “KOSOVO:BLOOD:THEATRE:PROJECT, The Last Supper”, “Giulietta&Romeo&Juliet”, “DIOfemmina”. Ha registrato in prima assoluta presso gli studi Rai l’opera Mise in Abime di Yuval Avital. Per la Radio della Svizzera Italiana ha inciso le musiche del radiodramma Radio 2 di Samuel Beckett. Nel 2010 scrive il testo Della morte,della follia. per la produzione di 7 performance testuali seriali con musiche di K.Stockhausen.
Jeton Neziraj (Priština,1977) è autore di oltre 15 testi teatrali, tra cui Aeneas wounded, The last Supper,Yue Madeline yue, The Demolition of the Eiffel Tower, Peer Gynt in Kosovo, War in Time of Love, One flew over the Kosovo theatre rappresentate a Vienna, Parigi, New York e Londra, oltre che in Kosovo, Albania, Croazia, Serbia, Macedonia. Liza is sleeping ha vinto nel 2007 il premio come miglior testo albanese. Di Patriotic Hypermarket. A post-dramatic dialogue between Belgrade and Priština (2010) è co-autore con Milena Bogvac. Unico autore del Kosovo ad essere rappresentato a Belgrado, dirige la compagnia Qendra Multimedia. Per le tematiche dei suoi testi, i suoi spettacoli sono stati censurati in Serbia e in Cina. Fa parte del network europeo di drammaturgia EURODRAM. I suoi testi sono stati tradotti nell’antologia inglese Six Plays; in Italia Anna Monteverdi ha curato l’edizione de La distruzione della Torre Eiffel (traduzione di MOnica Genesin e Giancarla Carboni9