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Il quadro della creazione nelle arti e nella performance ha assunto al proprio interno una componente sempre più forte di realtà artificiali e sintetiche. Ad esempio, le applicazioni della robotica in campo teatrale si sono sviluppate in relazione alle recenti evoluzioni dell’informatica e delle biotecnologie, manifestando entità sempre più simili all’uomo per aspetto, capacità di comunicazione, proprietà di movimento e caratteristiche cognitive. Alla costruzione di processi automatici resi possibili dalla AI, si affianca la manifestazione di elementi più o meno antropomorfi che partecipano alla realizzazione della performance. I nuovi dispositivi di visione immersiva hanno dato ulteriore slancio alla creazione di ambienti virtuali o di realtà aumentata. L’utilizzo di questi elementi in contesti di fiction o performance implica non solo l’interpretazione autoriale del loro utilizzo, ma anche una riflessione sulla dimensione corporea all’interno di dinamiche di simbiosi. La sessione vuole dunque indagare la prospettiva teatrale nella misura in cui questa problematizzi la relazione sia tecnologica che emotiva tra ambienti sintetici, macchine ed essere umano.
Partecipano alla discussione:
on-site: Alessio Arena, Vincenzo Del Gaudio, Antonio Pizzo, Cinzia Toscano.
on-line: Massimo Bergamasco, Erica Magris.
Coordina: Anna Maria Monteverdi.