Dobbiamo tornare indietro al giugno 2014 per ricordare spettacoli dell’area balcana in Italia: eravamo al Festival Fabbrica Europa alla Leopolda di Firenze che ospitò tra gli altri Tomi Janezic, il “Peter Brook slavo”.
Questa volta complice l’intensa attività di studio e di relazioni con i teatri dell’Est Europa di Davide Sacco e Agata Tomšič è il Polis Teatro Festival a Ravenna ad aprire le porte ai Balcani con spettacoli, incontri, dibattiti su e con registi dalla ex Jugoslavia ma anche con direttori di teatri e drammaturghi. Programma internazionale denso e articolato che rappresenta davvero un unicum nel panorama dei Festival teatrali italiani. Sarà l’occasione per vedere (o ri-vedere) quel capolavoro teatrale di Oliver Frljić (nato nel 1976,Bosnia-Herzegovina), DAMNED BE THE TRAITOR OF HIS HOMELAND!, rappresentato al Mladinsko Theater a Ljubljana nel 2010. Straordinaria anche la presenza di JETON NEZIRAJ, autore a noi molto caro: non possiamo assolutamente perdere il debutto italiano del suo lavoro sulle VERGINI GIURATE. La sua drammaturgia era stata premiata da EURODRAM nel 2019 e inserita con la traduzione di KAMELA GUZA nel volume Drammaturgia europea contemporanea (cura di Stéphane Resche, Erica Faccioli & Laetitia Dumont-Lewi, Editoria & Spettacolo, 2020).
Bella e poetica l’immagine scelta per la locandina disegnata appositamente per il Festival da Gianluca Costantini con una bambina con una stella tra le mani. Una stella che in passato e in altri luoghi ha assunto diversi colori, ma che POLIS desidera gialla come auspicio per un’Europa di pace tra i popoli e nei confronti del nostro pianeta.
POLIS Teatro Festival 2023 si svilupperà tra il 2 e il 7 maggio, con un epilogo straordinario il 10 e 11 giugno, in collaborazione con Ravenna Festival, prevedendo un ulteriore ampliamento del programma rispetto agli anni precedenti, e allargandosi ad ancora maggiori spazi della città. Tra le ospitalità di primo piano, due artisti tra i più provocatori del panorama teatrale europeo sud-orientale: il regista Oliver Frljić, con Dannato sia il traditore della patria sua! spettacolo sulla disgregazione dell’ex-Yugoslavia, che a 13 anni dal debutto continua ad attraversare i più importanti palcoscenici del mondo; il drammaturgo Jeton Neziraj, che porta per la prima volta in Italia il suo spettacolo dedicato alla tradizione delle Vergini giurate, mettendola in relazione con le questioni di genere e lo show business contemporanei. Si sommano a essi le prime nazionali di: Branko Šimić, artista poliedrico che riflette in chiave disco sulla transizione dal socialismo al post-capitalismo; Gemma Hansson Carbone, con la performance itinerante tratta dal poema Muoio come un paese del grande Dimitris Dimitriadis; il collettivo francese Zone – Poème, coprodotto e ospitato da POLIS con una tappa del progetto internazionale Ennemi; e la nuova promessa del teatro documentario sloveno Žiga Divjak con uno spettacolo sulla rotta migratoria balcanica