34° TORINO FILM FESTIVAL / ONDE
Romano Sambati in
ECLISSE SENZA CIELO
di Carlo Michele Schirinzi
ECLISSE SENZA CIELO
È l’incontro di due sensibilità, capaci di scavare profondamente dentro l’etica della natura e dell’uomo. Romano Sambati lo ha fatto con una ricerca solitaria, spesso controcorrente, lontana dalla logica della contemporaneità, anticipando per alcuni versi le attuali riflessioni sul paesaggio. Precursore di una filosofia della natura che procede per sottrazioni, si riferisce costantemente a universi poetici e letterari e sviluppa una pratica in cui la qualità dell’azione artistica si connette alla qualità e alla profondità del pensiero. Nei suoi lavori ha spesso contemplato le profondità dell’abisso e dell’infinito, trasformando la pittura e la scultura in pratiche meditative e metafisiche.
Carlo Michele Schirinzi è tra i più autentici talenti della videoarte e della cinematografia. È stato allievo di Romano Sambati e qui gli rende omaggio con un nuovo lavoro ispirato alle Eclissi e agli Angeli senza cielo, realizzato insieme con Stefano Urkuma De Santis. È la scena dello stupro e dell’uccisione di Karin, tratta dal film La fontana della Vergine di Ingmar Bergman (Svezia, 1959), mutilata del suo audio e sottoposta a una tortura inflitta dal vivo a immagine e suono.