NEXUS – Creation at the Nexus of Science Technology and Art
a dialogue of Art with Science and Technology
Un rapporto complesso, dunque, tra diverse vitalità ed energie, che merita di essere indagato ed esplicitato senza pregiudizi né conformismi. Nessuno può farlo meglio di persone impegnate nelle istituzioni e nei centri che promuovono la tecnologia e la scienza, in un confronto con artisti, curatori e studiosi di arte contemporanea.”
“L’innovazione affronta le sfide della nostra società facendo appello alla nostra creatività –dice Ralph Dum, Commissione Europea – programma STARTS – spesso rivedendo e cambiando le pratiche sociali e le abitudini umane. Qui, la tecnologia (e il design) riguardano il ‘cosa’, con soluzioni creative ai problemi identificati. L’Arte (e la scienza) considerano il ‘perché’, ponendosi dei quesiti sull’innovazione e i suoi limiti, sulla società e sulla condizione umana. Quindi l’Arte e l’innovazione sono complementari, eppure sono state tenute separate negli accordi istituzionali stabiliti nel 20esimo secolo (in particolare nell’educazione). Questo simposio esaminerà se c’è una ragione sufficiente per farle interagire e rinforzarle a vicenda insistendo però sull’indipendenza dell’arte da ogni priorità utilitaria e sulla libertà creativa degli artisti.”
Le Istituzioni d’Arte indagano sempre di più su come l’artista rifletta, rifiuti, analizzi, sia ispirato o ispiri la Scienza e la Tecnologia. A loro volta, le industrie hi-tech e le Istituzioni Scientifiche di alto profilo creano dei programmi che permettono di stabilire un dialogo con il mondo dell’Arte, che li aiuta a riflettere meglio sulle loro priorità e sui loro processi.
La Biennale di Venezia e la Commissione Europea, impegnata in questo dialogo con i programmi STARTS – S&T & ARTS (Vedi http://ictartconnect.eu) che collegano l’Arte e l’Innovazione, hanno invitato a confrontarsi sul tema i rappresentanti di Istituzioni d’Arte, i coordinatori di team di ricerca e sviluppo nell’Industria e nel mondo Accademico e gli artisti.
– Quale sarà l’impatto di questo dialogo nella creazione artistica?
– Quale sarà l’impatto di questo dialogo nell’innovazione della società e dell’industria?
– Questo tipo di dialogo come rinnoverà la pratica artistica e le pratiche tecnologiche e scientifiche?
Queste alcune delle domande che apriranno il simposio, con le introduzioni del Presidente Paolo Baratta, di Ralph Dum, Commissione Europea – programma STARTS, e di Bice Curiger, direttrice della rivista Parkett e curatrice della Biennale Arte 2011.
Alla discussione parteciperanno, tra gli altri, Martin Roth, Direttore del Victoria and Albert Museum di Londra, Gerfried Stocker, Direttore di Ars Electronica di Linz, Gerald Bast, Direttore dell’University of Applied Arts di Vienna, Robert Trappl, Direttore dell’Austrian Research Center for Artificial Intelligence, Beatrice de Gelder, neuroscienziata dell’University of Maastricht, Michele Bugliesi, Rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia,Alejandro Aravena, architetto e curatore della prossima Biennale Architettura 2016, Aldo Cibic, architetto, designer e curatore del Padiglione Venezia alla Biennale Arte 2015, e artisti come Grazia Toderi, Agnieszka Kurant e Simon Denny.
Il simposio è organizzato dalla Biennale di Venezia, dalla Commissione Europea – Directorate General CONNECT, dal project DANCE (H2020 645553) e da ERC grant 295673 di Beatrice de Gelder.