Kamilia Kard artista digitale, ricercatrice, docente a Brera ha sorpreso tutti nel 2024 con una serie di installazioni, esposizioni, performance e interventi artistici in gallerie d’arte, sul palcoscenico, sul web. Un anno ricco di oper’azioni digitali davvero potenti caratterizzati dal classico color rosa, che sembrano aprire nuove forme, nuove proposizioni, nuovi contenuti e nuovi “orizzonti” di ricerca per la digital performance. Ce lo auguriamo!
Abbiamo amato moltissimo la web experience/theatre Dance dance dance: Toxic garden e la sua “extended edition” in forma di performance su palcoscenico. Abbiamo apprezzato la proposta di AI performance HERbarium – Dancing for an AI.
Anche la RAI l’ha selezionata
La Kard è una delle artiste più amate dai critici e dai curatori d’arte digitale, le sue grafiche iconiche diventano copertine di libri e di riviste: citata nei numerosi volumi usciti sulla Digital performance e sulle Arti Digitali dal vivo, ha intrecciato in modo proficuo il web theatre con il game play, riconciliando il vecchio teatro tradizionale con l’immaginario giovanile e con la virtual experience. Di quest’ultima abbondano musei e mostre, pieni di percorsi standardizzati e non così tanto immersivi.
Il web pullula di interviste, recensioni, approfondimenti sulla sua arte, la lista è davvero infinita!
Non ci resta che segnalarvi l’ultimo arrivato in ordine di tempo: all’interno del numero monografico su Naturale/Artificiale della rivista dell’Accademia Albertina di Torino scaricabile gratuitamente, c’è un mio saggio (scusate l’autocitazione..) su Dance Dance Dance. Buona lettura!