Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa
La storica e solida connessione tra Fanny & Alexander e gruppo nanou festeggia 7 nomination ai Premi Ubu 2024, promossi dall’Associazione Ubu per Franco Quadri. Gruppo nanou la riceve come Miglior spettacolo di danza per redrum, una produzione Ravenna Festival, mentre Fanny & Alexander le riceve per Miglior Spettacolo, Regia, Scenografia, Disegno luci, Miglior Attore e Progetto sonoro/ musiche originali per la Trilogia della Città di K., una produzione del Piccolo Teatro di Milano.
La connessione tra Fanny & Alexander e gruppo nanou si esplica anche nella programmazione della rassegna MEME_e_FèSTA organizzata da E Production – co-fondata da Fanny & Alexander – che dal 26 al 28 novembre vedrà il solo coreografico Arsura di gruppo nanou in scena all’Almagià di Ravenna, tutte le sere alle 21 seguito dagli incontri Specie di Spazi.
Lo spettacolo redrum di gruppo nanou – produzione Nanou Associazione Culturale, Ravenna Festival, Operaestate Festival Veneto, Hangartfest – ha debuttato l’estate scorsa al Ravenna Festival. In scena Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Rhuena Bracci, Andrea Dionisi, Agnese Gabrielli e Marco Maretti, con le musiche originali di Bruno Dorella, scene e luci di Marco Valerio Amico e costumi di Rhuena Bracci. Il titolo dell’opera omaggia Shining, sia il romanzo di Stephen King che l’interpretazione filmica che ne ha dato Stanley Kubrick, evocando l’idea di un luogo inesistente ma familiare, capace di scatenare un immaginario conturbante popolato da fantasmi e da ricordi in cui si perde il confine tra realtà, sogno e desiderio. Ad amplificare questi scenari è l’impianto sonoro del lavoro che, come già in altre produzioni, è stato affidato a Bruno Dorella, artista che con le sue composizioni ricalca e innalza la portata dell’immaginario della compagnia. redrum è il primo capitolo del nuovo progetto pluriennale Overlook Hotel di gruppo nanou.
redrum (ph. Zani / Casadio)
«Non si può spiegare tutto, non fa bene. Sull’esilio, sulla morte, sul dolore non c’è molto da dire. Sono fatti. Tutto qui.» Così Ágota Kristóf, nella Trilogia della città di K., romanzo-capolavoro in tre parti da cui è tratto lo spettacolo di Fanny & Alexander e Federica Fracassi che il 18 novembre al Modernissimo di Bologna ha ricevuto 6 nomination ai Premi Ubu nelle categorie: Miglior Spettacolo, Regia, Scenografia e Disegno luci (Luigi Noah De Angelis), Attore/Performer (Alessandro Berti), Progetto sonoro/musiche originali (Mirto Baliani, Emanuele Wiltsch Barberio).
«Il romanzo della Kristóf è un diabolico disseminare tracce ingannevoli, sdoppiamenti di piani che tolgono allo spettatore, come al lettore, il terreno da sotto i piedi. Abbiamo lavorato su questa enigmaticità del testo, con la consapevolezza, specie dopo un viaggio tra i suoi luoghi in Ungheria, quanto in lei il rapporto tra invenzione e realtà sia serrato e cogente», racconta Chiara Lagani, che ha curato l’adattamento e la drammaturgia dello spettacolo.
Trilogia della città di K. (ph. Masiar Pasquali)
«Mi sembra giusto partire da qui, da questa voglia – comune – di farci guidare dal linguaggio, dalle parole di Kristòf e da una storia che trascende il tempo e lo spazio – prosegue Luigi De Angelis, sue la regia, le scene, le luci e i video -. Lo spettacolo è una macchina tecnologica complessa in cui gli attori in scena convivono con fantasmi in video, con schermi che delineano lo spazio; un groviglio meraviglioso per il metodo di recitazione utilizzato, in cui gli attori sembrano governati da fili e per i video sospesi nel vuoto, grandi icone affidate alle mani dei tecnici, anche loro parte dell’enorme matassa. Per realizzarla sono partito dalla soggettiva del lettore che, affrontando un libro come questo, si trova davanti a una serie di porte: può varcarne una per rientrare da un’altra, attraversando in lungo e in largo il romanzo».
Info: Fanny & Alexander
Info: gruppo nanou